Pallavolo B maschile. Play off: promozioni e rinunce

Non si fa in tempo a gioire per le “magnifiche 6” che approdano in serie A2, che già arriva la notizia: Modena Est rinuncerà al campionato.

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    Finalmente la lunga maratona del volley di serie B maschile si è conclusa: in settimana si sono giocate le ultime gare dei play off che hanno sancito la promozione in serie A2 delle “magnifiche 6” che hanno tagliato il traguardo sognato fin dalla scorsa estate.

    Breve riepilogo per chi non ha seguito le vicende di questo campionato ed anche un’occasione per capire come si è arrivati a queste promozioni.

    Per la prima volta dopo anni, la serie B si è lasciata alle spalle la serie B2 e la serie B1, accorpando tutte le squadre dei due tornei che non erano salite in A2 lo scorso anno e non erano retrocesse in serie C regionale in un’unica serie, chiamata, per l’appunto, “B unica”. Facendo la conta delle squadre che erano rimaste in vita in un panorama falcidiato dalla crisi economica di questi anni, la Fipav aveva formato nove gironi sparsi per tutto il territorio nazionale: dal girone A al girone I. Noi di www.cosenzainforma.it abbiamo seguito le vicende del girone H , al quale erano iscritte tre calabresi: l’Area Brutia Cosenza (poi col nome commerciale Eté Saporito), la Raffaele Lamezia e la Conad Lamezia. Cosenza salvo all’ultima giornata, Conad retrocessa in extremis. Nel girone I, altre due calabresi: la giovanile della Tonno Callipo Vibo e il Cinquefrondi, che per un soffio ha mancato la qualificazione ai play off. La squadra reggina è arrivata seconda a pari punti con il Letojanni, ma i messinesi hanno potuto contare su una vittoria in più (22 contro 21) e sono passati alle fasi finali.

    Quindi, riassumendo: nove, gironi, due qualificate per girone, per un totale di 18 aspiranti alle sei promozioni previste. Queste squadre, in base ai punti ottenuti ed al piazzamento nei rispettivi gironi, sono state divise in tre fasce: le prime sei come “teste di serie”, mentre le sei della seconda fascia hanno dovuto vedersela contro quelle della terza. Quelle della fascia intermedia avevano il vantaggio, in caso di una vittoria a testa, di disputare sul proprio campo la eventuale “bella”.

    Nello schema che accompagna queste notizie, potrete vedere, evidenziate da tre colori differenti, le squadre appartenenti alle varie fasce di merito: in azzurro la prima fascia, in verde la seconda, in rosso la terza.

    Dai primi sei incontri, definite come semifinali, sono usciti i nomi delle sei squadre che hanno affrontato (in “finale”) le sei teste di serie che erano ferme e già qualificate. Anche qui, al meglio di due gare su tre, le squadre di fascia alta hanno avuto la possibilità di giocare sul proprio campo la “gara tre”: come si può vedere nella tabella, solo due finali su sei sono finite agli spareggi e si vede anche che il fattore campo è stato praticamente ininfluente.

    Alla fine, sono passate in A2 tre squadre di prima fascia (Massa, Gioia del Colle e Messaggerie Catania), due di fascia media (Ongina e Saronno) ed una della fascia più bassa, la Fanton Modena Est. Praticamente, due squadre del girone E (Massa e Modena) sono entrambe arrivate al traguardo finale. Nessuna squadra, invece, è arrivata in A2 dei gironi C, D, F e G. Quattro delle squadre promosse erano arrivate al primo posto della “regular season” (Ongina, Massa, Gioia e Messaggerie), mentre Saronno e Modena erano arrivate seconde.

    Per chiudere con le statistiche, Massa e Gioia del Colle, vincendo le due gare di finale, sono le uniche due squadre, in tutti i nove gironi, a non aver mai perso: complimenti agli atleti ed ai loro allenatori, Masini (Massa) e Spinelli per la squadra barese, anche se notizie delle ultime ore dicono già che il bravo tecnico pugliese non sarà riconfermato.

    Con questa notizia, siamo già al confine tra le note liete e quelle amare. Tra quelle sicuramente “amare”, c’è quella che riguarda un’altra delle neo-promosse, il Modena. Per i secondo anno consecutivo, la società rinuncerà a disputare la serie A2. Citiamo, dal sito della squadra emiliana, le parole del presidente Fanton: «Non siamo riusciti l’anno scorso, non riusciamo nemmeno quest’anno. L’A2 a livello economico è un bagno di sangue, le spese sono troppe. Il titolo non è all’asta: non sono uno strozzino. Se qualcuno è interessato lo cedo volentieri, ma non è una gara al migliore offerente. Ci si accorda. Il possibile ricavato finirà in un nuovo progetto legato al volley».

    Non c’è pace, tra gli ulivi della pallavolo.

    Sergio Lionetti

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