OLTRE LA RETE. Volti e storie del nostro volley. 11

L’Avvocato, la Capitana, chiamatela come volete: fa tante cose, ma le fa con l’impegno più totale e sempre al meglio: Alessandra Adamo, “anima” della Volley Cosenza

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    Qualunque allenatore vorrebbe nel sestetto una persona come lei: meticolosa, instancabile, al servizio della squadra. Alessandra è l’emblema che se si vuole si può: con la volontà, si possono conciliare studio, lavoro e pallavolo con alti rendimenti e competitività. In questo si riconosce anche la radice tedesca di mamma Rosemarie. Avvocato penalista e non solo. La mattina a combattere nelle aule dei tribunali, il pomeriggio di corsa nello studio col papà Riccardo, il noto penalista e anche dirigente sportivo per molte stagioni, e poi al palazzetto per l’allenamento. Impegnatissima in progetti turistici e culturali, vorrebbe una Calabria migliore, una politica con la P maiuscola e un lavoro per i giovani.

    Nata “centrale” ma impiegata nella Volley Cosenza, indifferentemente, come banda o opposto. Una delle migliori espressioni della pallavolo cosentina. In oltre quindici anni, dopo la trafila delle attività giovanili, con finali regionali e nazionali, ha disputato campionati in serie B e C, tra i quali anche un anno in Trentino con la Pallavolo Solteri Trento. Dal 2014-15 è in organico nella Volley Cosenza. Nella scorsa stagione è stata frenata da un grave infortunio (menisco e crociato), dal quale si è tenacemente ripresa e pronta ad affrontare ancora tante battaglie.

    Vi ricordiamo che la versione che troverete qui è leggermente “accorciata” rispetto al resoconto originale: per ragioni di spazio, il commento che accompagna le domande è stato adattato, non a cuor leggero, alle nostre esigenze di impaginazione. Anche per quanto riguarda le risposte alle canoniche “30 domande, mille mete” (questa la presentazione originale dell’idea della Volley Cosenza), su Facebook troverete il testo integrale.

    Sergio Lionetti

     

    Nome e cognome: Alessandra Adamo

    Età: 29

    Soprannome: shining

    Segno zodiacale: orgogliosamente gemelli

    Segni particolari: Un po’ matta

    Colore preferito: turchese

    Musica che ascolti: dal pop al rock, cantautori italiani, musica anni 60-70, reggae, rap- (un po’ di tutto, in base all’umore)

    Canzone preferita: Prendo la licenza di elencarne almeno tre: “Ti porto via con me” di Jovanotti, “Il dio delle piccole cose” di Fabi, Gazzè e Silvestri, “Canzone” di Lucio Dalla

    Un personaggio famoso da invitare a cena: Senza dubbio, Lorenzo Jovanotti

    Cibo preferito: pizza

    Mare o montagna: mare mare mare

    Cosa ami: la vita

    Cosa odi: la cattiveria

    Un tuo hobby: a parte la pallavolo… la fotografia

    Tre aggettivi per definirti: dinamica allegra responsabile

    Un pregio che senti di darti: disponibile

    Un difetto che ti riconosci: indecisa

    Bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto: mezzo pieno

    Tre sogni nel cassetto: realizzare il mio attuale progetto lavorativo; costruire una famiglia numerosa e affiatata… e vincere il campionato

    Il tuo motto o citazione: “La felicità è reale solo se condivisa”

    La parola che usi più spesso: “praticamente”

    Tre caratteristiche che deve avere la giocatrice ideale: sicurezza, grinta, spirito di sacrificio

    Il fondamentale più importante per te: ricezione

    Il ruolo della pallavolo nella tua vita? La pallavolo per me non è un semplice hobby ma uno stile di vita: è una componente irrinunciabile delle mie giornate che mi ha permesso di incontrare tante persone eccezionali, amici. E anche mio marito!

    Che emozione si prova a vincere una partita? Vincere una partita è sempre bellissimo, la ricompensa di una settimana di lavoro, la condivisione della gioia con le compagne. Poi ovviamente ci sono partite dal sapore particolare: lì l’emozione della vittoria è indescrivibile!

    Riesci ad alternare lo sport e lo studio (o lavoro) senza problemi? Penso che lo studio e la pallavolo consentano di essere conciliate senza problemi. Personalmente ho sempre gestito il mio tempo in modo da rispettare gli impegni nell’uno e nell’altro campo, magari con qualche rinuncia, ma, se si vuole, si fa tranquillamente. Con il lavoro trovo qualche difficoltà in più, ma con un po’ di sacrificio, volontà e comprensione da parte della società riesco a conciliare anche quello.

    Non solo pallavolo nella tua vita quali sono gli altri progetti? Sono un avvocato e mi occupo prevalentemente di diritto penale. Oltre alla professione forense ho però in cantiere tanti progetti in campo turistico e sportivo ai quali sto lavorando.

    Qual è il tuo sogno da giocatrice della Volley Cosenza? Contribuire a portare la squadra nella categoria superiore e portare la pallavolo ad alti livelli nella nostra città.

    Come vedi la tua squadra che sta per iniziare il nuovo campionato? La nostra squadra ha grande potenziale sia a livello fisico-tecnico che di affiatamento. Il rapporto tra noi atlete è speciale, non si esaurisce in palestra e questo penso sia un elemento fondamentale. Dobbiamo lavorare sulla convinzione nei nostri mezzi.

    Come vedi la tua squadra che sta per iniziare il nuovo campionato? La squadra è molto equilibrata e si sono aggiunti elementi di esperienza che potrebbero consentirci di fare davvero bene!

    Cosa senti di dire alla tua squadra in questo inizio stagione? Citando Mila Hazuki: “UNITE VINCEREMO!”

    Cosa consiglieresti alle più giovani pallavoliste della Volley Cosenza? Prendere la pallavolo non solo come un hobby, ma anche come un’opportunità. Il consiglio che mi sento di dare è di vivere lo sport a pieno: anche quando sembra di fare dei sacrifici, quello che questo sport restituisce nel tempo è impagabile!

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