Calcio. Il Cosenza prende lezioni di Tango…rra

Il tecnico del Monopoli, in una sola mossa imbriglia il gioco dei Lupi, ne limita la “fantasia” in mezzo al campo e si prende la sua rivincita, personale e professionale

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    Una lezione di tango… rra. Esattamente così. Il tecnico del Monopoli, in una sola mossa, degna del miglior giocatore di scacchi, imbriglia il gioco dei Lupi, limita la “fantasia” in mezzo al campo dei silani e si prende la sua rivincita, personale e professionale, contro quel Cosenza che lo fece “saltare” dalla panchina. Tangorra ha preparato la gara, spiazzando il Cosenza e facendo saltare tutta la tabella di marcia di mister Fontana. Sí, perché il nuovo Cosenza di Fontana, sbaglia i più semplici movimenti tattici in campo, permettendo al Monopoli di vincere, sul campo e di stravincere la sfida di grinta, determinazione, convinzione e rabbia, anche ai punti. Certo gambe pesanti, meccanismi imballati, schemi ancora da perfezionare, amalgama da migliorare, sono alibi e scusanti che, sono le disamine migliori per permettere a Fontana e Trincea di giustificare uno scivolone inaspettato. Ma, diamine, tra il Cosenza e il Monopoli non ci stanno due gol di differenza, men che meno, un divario di personalità, temperamento e cattiveria che, purtroppo, più per demerito dei Lupi che per bravura dei padroni di casa, è apparso evidente. Il doppio svantaggio ha evidenziato i limiti dei rossoblù, apparsi, come già avvenuto nel debutto casalingo di Coppa Italia contro l’Alessandria, “allergici” ai meccanismi difensivi a zona. Soprattutto sui calci d’angolo e sui cross pennellati negli ultimi sedici metri. Corsi, promosso capitano, ha responsabilità sulle segnature e anche sul blackout mentale che gli è costato il rosso diretto. Anche a centrocampo e in attacco, escluso il lampo di Bruccini, qualche giocata di Mungo, alcuni tocchi di Caccavallo e le sportellate di Baclet, c’è qualcosa da rivedere. Oggi lo spirito combattivo di Catena, la grinta tecnica di Bergamini e l’infallibilità balistica di Marulla, riportando un pensiero di Fontana, sono rimasti nel ventre del “Marulla”. Peccato. La Cosenza calcistica che, spesso difetta di equilibrio, commetterebbe un errore madornale nel gettare la croce addosso al tecnico Fontana, al diesse o agli uomini in organico. Sarebbe dannoso per il morale, così come per la classifica. La sconfitta del Veneziani brucia e fa male, come il sale su una ferita, ma, per fortuna, il campionato è appena alla prima giornata. Il tempo per rimediare, il tempo per intervenire sul mercato, con qualche innesto necessario e qualche accorgimento tecnico-tattico “last minute”, c’è. Ed è opportuno che chi di dovere l’utilizzi bene. Per il bene di Cosenza, per il bene dei Lupi.

    Carmine Calabrese

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