OLTRE LA RETE. Volti e storie del nostro volley.13

Spesso i genitori impongono un certo sport ai loro figli, ma esistono figli che trascinano dentro i propri genitori. Ecco a voi Emilia Ambrosi, pallavolista colpevole di contagio


Quante volte, nella vita, vediamo, letteralmente trascinati dai loro genitori, sui campi di calcio, in palestra o nelle scuole di danza, bambini e bambine che pagherebbero chissà cosa per stare sul divano a guardare beatamente cartoni animati oppure a giocare con la Barbie o con la play station. Nel nostro caso, no, è successo il contrario: una ragazzina felicemente “malata” di pallavolo, Emilia Ambrosi, ha contagiato la propria famiglia (e, soprattutto, il suo papà) portando tutti, “con tutte le scarpe” e con tutto il cuore, in questo mondo.

L’intervista di oggi, numero tredici della nostra limpida telenovela, è proprio dedicata a lei.

Emilia non è più la ragazzina di un tempo, ma la passione è sempre la stessa. Anzi, no, la stessa non è: a leggere le sue risposte, la malattia è cresciuta con lei.

Sergio Lionetti

 

Nome e cognome: Emilia Ambrosi

Età: 25

Ruolo: opposto

Segno zodiacale: Leone

Colore preferito: rosa

Cibo preferito: pizza

Cantante o gruppo preferito: non ho un cantante preferito, ascolto vari generi a secondo del momento

Canzone preferita: “Andrà tutto bene” (Nesli)

Personaggio famoso di oggi con cui ceneresti volentieri: Johnny Depp

Personaggio storico con cui passare una giornata: Mussolini.

Libro preferito: Il piccolo principe

Film preferito: Pearl Harbor

Mare o montagna? Entrambi.

Cosa ami, nelle persone? La semplicità e la bontà

Cosa odi? Gli opportunisti

A una festa: più a tuo agio sportiva o elegante? Non fa differenza.

Tre aggettivi per descriverti: credo di essere una persona semplice, spontanea e buona

Un pregio che ti riconosci: altruista

Un difetto? Permalosa

Il tuo motto preferito: “Vivi ogni giorno come se fosse l’ultimo”

Il sogno che vivi nel volley: migliorare i risultati e continuare a superare me stessa

E al di fuori? Diventare un ottimo avvocato e realizzare i punti della mia lista delle cose da fare.

Ex compagna che ti manca: Ella â¤

Come vivi le trasferte? Con tranquillità, sono delle occasioni per creare gruppo con le compagne

Le caratteristiche che una giocatrice deve avere: determinazione, tenacia e voglia di superare i limiti sia propri che quelli che spesso ci vengono imposti da altri.

Il fondamentale che fa la differenza: la difesa.

Prospettive tue per il prossimo campionato: spero di riuscire a dare concretamente una mano, visto i miei due anni negativi.

Prospettive per la tua squadra? Superare il risultato dello scorso anno e creare un gruppo ancora più unito 

Cosa diresti ad una ragazzina che comincia a praticare la pallavolo? La pallavolo per me è stata la cosa più bella del mondo. Mi ha fatto crescere e diventare quella che sono oggi. È un mondo non facile, perché per arrivare ai risultati c’è bisogno di tanto lavoro, ma se tornassi indietro risceglierei questo sport altre 100 volte. Ad una ragazzina direi di provarci e di non arrendersi mai, proprio come ho fatto io.