Calcio. Il Cosenza si gode Tutino e Okereke

Entrambi in rete. Festa grande al “Marulla”, mercoledì la gara di ritorno

Più informazioni su


    Non c’è due, senza tre. Anche la cabala e la matematica “tifano” Cosenza. La squadra di Braglia, con una condotta di gara double face (contenuta e tattica nel primo tempo, spregiudicata e cinica nella seconda frazione di gioco, ndc) s’aggiudica il primo round contro il Trapani, battendolo per 2-1 e sognando un altro “pass” verso la finale di Pescara. Quello visto in campo al “Marulla, è un Cosenza che ha cuore e grinta, cattiveria e determinazione, muscoli e testa. Ma, soprattutto, “fame”. La stessa che ha il temibile duo “Milk and Coffè”, (Gennaro Tutitno e David Okereke, ndc) che mettono le firme sulle marcature, facendo sognare un’intera città. Il forte attaccante napoletano e l’estroso “fulmine” ex Spezia, mettono davvero il turbo, costringendo il Trapani a ricorrere alle maniere forti. Braglia, ritornata in panchina, dopo la “grazia” del giudice sportivo, disegna un Cosenza nuovo solo in difesa, inserendo Camigliano al posto di Pascali.

    Idda, Dermaku, costruiscono la diga a protezione di Saracco. Per il resto, visti anche infortuni e rischio squalifica, la formazione è fatta. Sulle fasce, Corsi e D’Orazio, tengono in costante apprensione i dirimpettai siciliani. In cabina di regia, agiscono Palmiero e Bruccini, con Mungo, a sostegno di Tutino e Okereke. Calamai, rimesso in piedi dallo staff medico, s’accomoda in panchina, tenendo compagnia a Baclet, inserito nella ripresa. Il predominio territoriale è di marca rossoblù. Il Cosenza gioca, corre, lotta, diverte. L’unico difetto, qualche errore di troppo, nella linea dell’ultimo passaggio. Okereke, “premiato” da Braglia con la maglia da titolare, fa vedere tutta la sua classe: dribbling, scatti e passaggi di prima. Davvero un bel giocatore. Promosso a pieni voti. Il colored, spesso, manda in confusione i siciliani che, spesso, si vedono superati come paletti dello slalom. Anche Tutino, mette grinta e cuore, spacccando la partita e togliendo ogni punto di riferimento alla retroguardia siciliana. Il primo tempo, finisce sul risultato ad occhiali. Il popolo rossoblù (favolosa la coreografia, allestita dai gruppi della Tribuna A; commovente la passionalità degli Ultrà, “inquilini” di “mamma” Curva, ndc) applaude, a scena a perta. Si canta e si balla, si sogna la B. Come l’88. Amarcord da pelle d’oca. La ripresa si apre con un Cosenza concentrato in difesa, quadrato a centrocampo, spietato negli ultimi sedici metri.

    Il gol è nell’aria. E’ il 7 minuto, e il “Marulla, diventa una bolgia. Di passione. Okereke, riceve palla ed entra in aria, dopo aver fatto girare la testa e perdere l’equilibrio a due difensori siciliani, tira e verso la porta, il suo pallone viene rintuzzato sulla linea. Tutino è lì, miciadiale come un “killer”. Furlan è battuto. Esplode la festa. L’1-0, carica i Lupi ed innervosisce il Trapani che, tenta di metterla sulla rissa. Il Cosenza, concentrato e determinato, dimostra maturità e non cade nella “trappola”. Al 22’ è ancora Tutino ad aver la palla per assestare un gancio in pieno volto ai siciliani. Peccato. Un controllo impreciso e il salvataggio in extremis di un difensore siciliano, gli strozzano il gol l’urlo del bis. Passano i minuti. Braglia, getta nella mischia Pascali, facendo uscire Camigliano. Il gol del raddoppio, arriva al 34’. E’ un’azione di calcio, vecchio stile. Bruccini, batte una punizione in area. La palla, con un rimbalzo, finisce sul piede “vellutato” di Okereke. La “gazzella”, indovina l’angolo giusto. Furlan è battuto. E’ l’apoteosi. Okereke lascia, sotto un tripudio di applausi il campo. Al suo posto, entra Trovato. L’ex fiorentina si piazza a metà campo. Il suo compito è “mordere” caviglie. Al 47’, Polidori s’inventa il gol che mantiene in vita il Trapani. Dermaku, peccando di leggerezza, sbaglia un appoggio. L’attaccante trapanese, beffa saracco, infilandolo con un pallonetto. E’ finita. 2-1. Inizia la festa. Ma, ancora lo champagne è in frigo. Mercoledì c’è il ritorno. Servirà, ancora una volta, un Cosenza perfetto, un Cosenza cuore e grinta, un Cosenza cinico e spietato, un Cosenza “milk and coffè”.

    Carmine Calabrese

    Daniela Santelli

    Più informazioni su