Arriva il Brescia, il Cosenza punta alla legge del ‘Marulla’

Contro le rondinelle servirà concentrazione e rabbia. Braglia tiene tutti sulla corda

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    “Ululati” di riscatto e “ruggiti” di primato. Nell’”arena” del “Marulla”, domani scenderanno in campo due squadre ferite, ferite nell’orgoglio e nella classifica. I Lupi, vogliosi di sfruttare al meglio il fattore campo, hanno intenzione di cancellare la “sbandata” di Foggia e di ritornare a fare punti. Identica situazione per la formazione lombarda che, seppur battuta in casa dal Cittadella, mantiene il primato in classifica, anche se, sente il fiato del Palermo, distante solo due punti e del Pescara, terza forza del campionato. Cosenza-Brescia, è una partita piena di ricordi. E’ quasi una “classica”. Braglia, come al solito, per tutta la settimana non ha dato punti di riferimento tecnici e tattici. Il recupero di Embalo e di Bittante, crea quella giusta concorrenza nel gruppo.

    La sensazione è che, contro le rondinelle si ritornerà al 4-3-3. A protezione di Perina, giostreranno Dermaku e Legittimo, con Izco e Bittante pronti a contendersi la fascia destra e D’Orazio, dirottato sul lato opposto, con compiti di affondo e marcatura. A centrocampo, Palmiero ha già la casacca addosso, a fargli compagnia potrebbero esserci Sciaudone (impensabile in questo momento un Cosenza senza di lui, ndc) e Bruccini, con l’ipotesi Garritano, da non scartare. Un po’ più dietro la soluzione Mungo. Anche se, Braglia, ha sempre insegnato che con lui in panca non ci sono mai scelte definitive. In attacco, l’arruolabilità di Embalo, consente al tecnico grossetano di pensare anche ad un tridente “leggero”, con Baez esterno e Tutino, nel ruolo di falso nueve.

    Una soluzione che, consentirebbe a Litteri, in leggero ritardo di condizione, di rifiatare e a Maniero, ultimamente apparso un po’ spento, di recuperare quelle necessarie energie adrenaliniche, tanto mentali, quanto fisiche. Indipendentemente da chi scenderà in campo, contro il Brescia servirà un Cosenza attento e perfetto, concentrato e affamato di punti. I 33 punti in cascina, è vero, tengono il Cosenza a distanza di sicurezza dalla zona rossa ma, è anche vero, che per raggiungere la tanto desiderata quota salvezza, servirà vis agonistica e altrettanta cattiveria, soprattutto, sotto porta. A questo Cosenza, infatti, mancano, mancano maledettamente i gol. Quelli segnati, collocano i Lupi in fondo alla classifica, come peggior attacco di tutta la cadetteria. Il Brescia, è solo la prima di quattro impegnative finali. Dopo il Cosenza, dovrà superare altri tre impegnativi esami: Pescara, Palermo e Lecce.

    Carmne Calabrese

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