Mensa solidale a Scalea tra accordi e polemiche

Ieri si è parlato anche dell'ospedale di Praia a Mare con Enza Bruno Bossio

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    La mensa solidale di Scalea ieri è stata più affollata del consueto. Pare che non ci fossero gli ospiti usuali, ma di sicuro erano seduti alla tavola commensali d’eccezione, tra cui Enza Bruno Bossio, deputata e il sindaco, Gennaro Licursi.

    Si trattava, infatti, di un’occasione speciale, in cui, con appena 10 euro, si pranzava e si lasciava simbolicamente un contributo alle volontarie del Centro donne, che sei giorni a settimana si dedicano agli indigenti, offrendo loro un pasto caldo e un ricovero momentaneo. In verità, era prevista la partecipazione anche del Presidente Mario Olverio e di Ernesto Magorno, parlamentare. Non ci è dato sapere però il motivo della loro assenza. C’era davvero tanta gente, in un’atmosfera conviviale, hanno riferito alcuni dei presenti. Tra questi, Gino Domenico Spolito, noto per le sue battaglie contro la chiusura dell’ospedale di Praia a Mare.

    Ma chi si aspettava anche questa volta lo scontro è rimasto deluso: il confronto tra Spolitu e l’on. Enza Bruno Bossio è stato positivo, si sono uniti nell’identico obiettivo, ovvero la salvaguardia del nosocomio praiese, con l’impegno di un prossimo incontro con il Ministro Lorenzin e il Presidente Oliverio. Non tutti, però, hanno gradito l’iniziativa. Il locale M5S, infatti, ha definito il pranzo solidale una passerella del partito Democratico. Fuori dal Centro donne era stato appeso uno striscione polemico, che faceva riferimento al sistema di ammortizzatori sociali uscito penalizzato dal Jobs Act.

    Tania Paolino

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