La Volante arresta un uomo per stalking

Colto in flagranza di reato, stava minacciando la sua ex convivente

Più informazioni su


    Ieri sera la Squadra Volante ha arrestato D. A. T., rumeno classe 87, in flagranza di reato di Stalking, di cui all’art 612 bis, T. D. A. cl. 87. L’uomo nello scorso giugno era stato destinatario del provvedimento di ammonimento del Questore di Cosenza mentre a gennaio, a seguito di minacce e atti persecutori reiterati nel tempo, era stato sottoposto alla misura cautelare, emessa dal GIP presso il Tribunale di Cosenza, del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla parte offesa. Numerosi e reiterati nel tempo sono stati gli atti persecutori nei confronti della vittima: danneggiamenti, minacce anche di morte, pedinamenti, appostamenti, quotidiani messaggi minatori, che hanno provocato nella donna un grave stato di ansia e di paura per la propria incolumità tanto da costringerla a cambiare le proprie abitudini di vita. Ad ottobre 2016 si era reso autore addirittura di un tentativo di speronamento dell’auto della vittima che aveva provocato uno spettacolare incidente su via Panebianco. Nella tarda serata di ieri il personale della Squadra Volante della Questura di Cosenza ha arrestato il T.D.A. in flagranza di reato durante l’ennesimo atto persecutorio, impedendo che venisse portato a più gravi conseguenze per la vittima. In particolare la Sala Operativa, a seguito di una richiesta di soccorso, inviava le Volanti in Piazza Loreto. Gli agenti giunti immediatamente sul posto hanno visto una donna in lacrime e stato di agitazione e un giovane che alla loro vista ha buttato per terra un cacciavite e tentato la fuga. Gli agenti hanno immediatamente bloccato il giovane. La donna, tranquillizzata dagli agenti, ha raccontato che già dal primo pomeriggio l’uomo la stava pedinando e aveva inviato messaggi minatori a lei e sua madre. Dopo aver parcheggiato, in serata, la propria auto in piazza Loreto per recarsi in chiesa, la donna, all’uscita aveva notato lo stalker appoggiato alla sua auto che presentava uno pneumatico sgonfio e terrorizzata, temendo per la propria incolumità, aveva chiamato il 113. Gli Agenti intervenuti hanno poi verificato che la causa era un evidente foro sul lato dello stesso. Attesa la pericolosità del soggetto gravato da numerosissimi precedenti penali e di polizia per associazione di tipo mafioso, furto, truffa, frode informatica, estorsione ,ricettazione e falsità ideologica, attese le modalità di commissione del reato, particolarmente gravi ed allarmanti, la reiterazione dello stesso che inducono a ritenete sussistente un concreto ed attuale pericolo per l’incolumità della donna ed alla luce di tutti gli elementi di reità raccolti, il T. D.A. veniva tratto in arresto per i reati di cui ex art 612 bis comma 2 c.p. (atti persecutori) e 635 comma 2 n.3 c.p.(danneggiamento aggravato). Lo stesso dopo le formalità di rito è stato posto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

    Più informazioni su