Si chiude il percorso del Centro servizi per il volontariato nelle scuole

Domani consegna attestati a 60 studenti degli istituti Pezzullo e Da Vinci – Nitti

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    Domani, martedì 30 maggio, alle 9.30, al cubo giallo della Città dei Ragazzi di Cosenza, si terrà l’evento di chiusura del percorso “Volontario anch’io”, promosso dal Centro servizi per il volontariato della provincia di Cosenza con l’obiettivo di avvicinare i giovani al volontariato. Su più di 100 studenti degli Istituti superiori Pezzullo e Da Vinci – Nitti di Cosenza incontrati e sensibilizzati, 60 hanno seguito il percorso e a loro saranno consegnati gli attestati di partecipazione ed un piccolo ricordo. Di questi 60, 45 hanno svolto attività di tirocinio in associazioni del territorio. Nell’occasione sarà proiettato il video che racconterà la loro esperienza e saranno illustrate, alle scuole presenti, le opportunità di alternanza scuola – lavoro con le associazioni di volontariato per il prossimo anno. Nel percorso sono state coinvolte 15 associazioni che hanno formato e accolto gli aspiranti volontari: fusiOrari, EOS Arcigay, AIPD, Gianmarco De Maria, AVIS provinciale, B-Equal, MEDA, ALT, Stella Cometa, C-Siamo Onlus, Banco Alimentare, AVIS Cosenza, GO’EL, Ematologia Cosenza e AIFOS. Sono molto contenta di questo percorso, mi sta arricchendo giorno per giorno. Così Irene racconta la sua prima esperienza nel volontariato. Dello stesso avviso Annamaria. “È uno splendido percorso, vorrei coinvolgere anche i miei amici. È tutto così diverso da come l’avevo immaginato”. Ilenia non era convinta di iniziare questa avventura. “Ora sono contentissima – afferma – mi ha preso veramente tanto”. I 45 gli studenti dei due istituti dal mese di marzo ad oggi sono stati impegnati, dalle due alle tre ore settimanali, in associazioni di volontariato. C’è chi ha svolto attività di animazione con bambini e partecipato a laboratori didattici e creativi, chi si è occupato di catalogare libri o partecipare alle giornate della donazione, chi ha dedicato il proprio tempo alla mensa dei bisognosi o nell’accompagnare i ragazzi con sindrome di Down al cinema e al bowling. Il timore di mettersi in gioco, i pregiudizi, lo scetticismo, manifestati, a più riprese, durante il percorso formativo che ha preceduto lo stage, sono venuti meno nel momento in cui i ragazzi sono stati catapultati nelle realtà associative. Domani questa esperienza terminerà, ma molti di loro hanno già dichiarato di voler continuare questo viaggio e si stanno formando per diventare i volontari di domani.

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