Unical. ‘Crisci, l’esattore che abolisce la democrazia’

Riceviamo e pubblichiamo nota a firma di Studenti e studentesse dell'Unical

Più informazioni su


    “La questione della mora di 500€ diventa sempre più ridicola ad ogni Cda. Dopo aver convinto i pochi rappresentanti presenti al Consiglio degli studenti a firmare il nostro appello per l’abolizione della stangata da 500€ e la sostituzione con una più equa mora pari al 10% della tassa dovuta, questa mattina abbiamo ricevuto risposta dal Rettore, che afferma di averne già parlato al Cda del 27 giugno, nel quale ha accampato scuse su scuse, parlando del bilancio dell’Ateneo (che rischia il deficit per la sua mala gestione e vuole far ricadere le spese sulle nostre spalle) e alla nostra richiesta di chiarimento sul perché di un importo tanto alto per le famiglie calabresi ci ha fatto cacciare. Crisci si comporta nei confronti degli studenti come se fossero un bancomat, per tenere i conti d’ateneo si convince e postula il fatto che tutti gli studenti di questo ateneo cerchino un modo per fottere l’università e basa la mora di 500 euro sull’assurdo pretesto di scoraggiare eventuali migliaia di ricorsi al Tar dovuti alla possibilità di presentare l’iseedsu 2017 piuttosto che quello precedente. Ciò nonostante consente a tutti la possibilità di farlo.

    Ne risulta quindi un atteggiamento schizofrenico che mette tutti gli studenti dell’università al muro perché colpevoli di “ipotesi di tentativo” di fregare l’università. Se non è follia questa… Inoltre, sempre nella più totale schizofrenia, il rettore nn si rende conto, per superficialità, per ignoranza, per mancanza di raziocinio e criterio logico se non per volontà politica di colpire gli studenti ( quest’ultima è la ragione di cui siamo convinti), che al momento è solo l’universita che cerca di fottere centinaia di studenti in quanto ad una prima sanatoria che si è svolta secondo le stesse modalità di quella attuale la mora richiesta è stata di 200 euro. Per quale motivo a soli pochi mesi di distanza si arriva a 500 euro? L’unica cosa che spiegherebbe tale vicenda è l’applicazione colposa e intenzionale di interessi usurai e da strozzini agli studenti in difficoltà espellendoli dai percorsi formativi. Alle nostre proposte il Rettore continua a rispondere ignorandole, mentre centinaia di studenti sono costretti a rinunciare agli studi o a fare i salti mortali per trovare questi maledetti 500 euro, maledetti perchè questi soldi spesso corrispondono allo stipendio mensile di tante famiglie calabresi che a stento riescono ad arrivare a fine mese.

    Tutto ciò è inaccettabile, non si può scaricare i costi della mala gestione dell’Unical e la mancanza di fondi statali sulle spalle degli studenti né l’esattore Crisci può continuare a imporre il suo pensiero, negando la democrazia nel nostro Ateneo. Per questo non ci arrenderemo di fronte ad uno sterile comunicato del rettore con cui tenta di spegnere il fuoco del malcontento diffuso riguardo le politiche classiste prodotte da questa università e all’ingiustizia di una mora onerosa e figlia di una pericolosa ideologia padronale e paternalista! Studenti e studentesse dell’Unical”.

    Più informazioni su