Belmonte, il mondo si ferma per Paola

Ironica, simpatica, spontanea. L’artista 42enne, ora è un angelo. Ci mancherà

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    Paola Scialis, era un mondo. Di bellezza, di bravura, di impegno, di simpatia, di solidarietà, di semplicità, di spontaneità. Paola, era, è e resterà, sempre, un bell’esempio. Per tutti. Paola, è andata via, nel modo più tragico: la sua vita, i suoi sorrisi, le sue speranza, la sua contagiosa positività, sono stati spazzati via da un terribile frontale. L’auto sulla quale viaggiava, infatti, è stata “centrata”, come un proiettile impazzito, da una moto, con in sella un centauro di 39 anni, Luca Bennardo, diventato anche lui, vittima di questa tragica domenica, “macchiata” di sangue. Paola, era in auto, con Stefano, il suo compagno. Stavano andando a San Pietro In Amantea, per regalare, per l’ennesima volta, il loro tempo a chi ha bisogno. L’incidente, verificatosi ieri mattina, lungo la strada che collega Lago con Amantea, è stato devastante. Secondo le prime sommarie ricostruzioni, effettuate dalle forze dell’ordine e secondo le testimonianze di chi ha visto in diretta la scena, il centauro, andava veloce. Molto veloce. Forse una distrazione, forse un movimento sbagliato, forse, forse, forse e ancora chissà quanti altri forse, il 39enne nativo di Castiglione Cosentino, residente a Luzzi, sposato e padre, ha perso il controllo della sua due ruote ed è finito contro l’auto. Il boato, raccontano i testimoni, s’è sentito forte. S’è avvertito per chilometri. Il motociclista, dopo essere sbalzato dalla moto è finito, prima contro il parabrezza dell’auto, sfondando il vetro e entrando in pieno Paola. Poi, è stato catapultato in aria, fin dentro un torrente. Il volo gli è stato fatale. Paola, soccorsa, immediatamente da Stefano, uscito miracolosamente illeso dall’incidente, è stata estratta dall’auto e poggiata sull’asfalto. Stefano, ha provato a soccorrerla, a tenerla sveglia. Tutto inutile, purtroppo. Paola è morta, lì. Il suo corpo è stato coperto da un lenzuolo bianco. Stefano, prontamente soccorso da alcuni automobilisti e dall’equipe medica, infermieristica e paramedica del 118, è stato trasportato all’Ospedale di Paola. Le sue condizioni fisiche non sono gravi. Ma, quelle del’anima, si. Non guariranno subito. Forse un domani, forse mai. Stefano, ascoltato a lungo dai carabinieri, ha ricostruito la dinamica dei fatti, ha rivissuto, come in un terribile replay, quegli attimi. Terribili. Ha ricostruito quella giornata domenicale, iniziata con i sorrisi e la spensieratezza, iniziata con la speranza di essere d’aiuto per gli altri, per gli ultimi, per chi non ha nulla e finita, purtroppo, tra le lacrime, il sangue, il dolore. Per tutta la giornata di ieri, il luogo dell’incidente è stata la meta di un pellegrinaggio. Il mondo dell’arte, quello del volontariato, si sono ritrovati, uniti da Paola, con Paola e per Paola. Oggi pomeriggio a Belmonte Calabro, dove viveva, dove aveva trasformato un ex Convento, in un posto speciale, si celebreranno i funerali.

    Carmine Calabrese

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