Presentazione ‘Zona Dem’ a Rende

L’intervento di Carlo Petrassi di ieri. Motivazioni della nascita e prospettive del nuovo circolo cittadino

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    “Oggi noi non siamo qui per parlare dei singoli. Oggi siamo qui per parlare della città di Rende e del ruolo che il contenitore politico “Zona Dem” vuole svolgere in questa città” ha detto nella sua relazione Carlo Petrassi, consigliere comunale di Rende, intervenendo alla presentazione di ieri del circolo cittadino rendese “Zona Dem”.

    “La nostra città sta attraversando un periodo molto difficile della sua storia – ha continuato Petrassi – negli anni scorsi è stata protagonista di uno sviluppo senza precedenti dovuto soprattutto al boom dell’industria edilizia ma anche all’indotto procurato dal riuscitissimo progetto del Campus Universitario di Arcavacata”.

    “Tutto ciò – ha proseguito il consigliere d’opposizione – insieme ad una sapiente attività amministrativa svolta a livello comunale, ha permesso di far diventare Rende uno dei più begli esempi urbanistici del meridione d’Italia e alla sua popolazione di avere il reddito pro capite più alto dell’intera Calabria superiore persino alla media nazionale.”

    “Ancora oggi – chiosa Carlo Petrassi – nonostante la crisi amministrativa che stiamo vivendo da anni accompagnata dalla crisi economica di cui non si vede ancora la fine, possiamo dire che viviamo in una città a misura d’uomo. Tuttavia bisogna registrare che il modello di sviluppo che ha portato questi straordinari risultati ad un certo punto ha cominciato a segnare il passo e pian piano si è rivelato non più idoneo.Le motivazioni sono tantissime tra queste vi è certamente la crisi economica e l’arrestarsi della crescita demografica, ma vi è certamente anche la responsabilità di una classe politica cittadina che non ha saputo più rinnovarsi, programmare e interpretare il cambiamento dei tempi”.

    “Oggi è arrivato il momento  – ha sottolineato – di interrogarsi su quale possa essere la nuova vocazione di questa città e quale sia il modello di sviluppo sostenibile su cui conviene puntare. Oggi esistono due schieramenti politici bloccati che non riescono ad andare al di là del proprio naso. Quello che fa capo all’attuale Sindaco ha dimostrato in tre anni di essere assolutamente improduttivo e inconcludente, immobilizzato com’è dai veti incrociati interni alla sua stessa maggioranza. Manna sta dimostrando di avere parecchi limiti politici tra questi vi è quello di non avere il coraggio di denunciare pubblicamente questo blocco amministrativo lasciando la città in un limbo che sembra non avere mai fine”

    “Quando penso all’attuale amministrazione mi viene in mente una sola parola: confusione – commenta il consigliere rendese – Una nave senza timone che fa acqua da tutte le parti, che cerca di galleggiare in un mare in tempesta spinta solo dal vento e dalla corrente in modo del tutto casuale. Dall’altro lato abbiamo la riproduzione senza nessuna novità della fallimentare alleanza Principe-Talarico, una sorta di restaurazione che non può e non deve rappresentare il futuro di Rende se non altro perché risulta essere la vera responsabile politica del commissariamento della città e della conseguente adozione della procedura di predissesto che tanti problemi sta portando alla nostra comunità”.

    “Nelle condizioni attuali Rende sarà fagocitata, come nei fatti sta già avvenendo, dalle iniziative politiche forti di oltre Campagnano facendosi trovare impreparata senza idee e con qualche complesso di inferiorità al tavolo politico dell’area urbana – dice categorico – io personalmente sono aperto al confronto ma non si può pensare di indire un referendum attraverso una legge regionale o promuovere una fusione a freddo senza uno studio scientifico preliminare sui vantaggi e svantaggi che deriverebbero per le singole comunità da un’ipotetica fusione”.

    “Noi non siamo però contrari alla città unica  – precisa – ma bisogna chiarire quale ruolo debba avere Rende in questa fusione. Cari amici le sfide e le scelte politiche che attendono la nostra città sono molteplici e complesse a fronte di una classe politica cittadina che sta dimostrando di non essere all’altezza del compito che ci attende. E’ necessario che chi ha a cuore le sorti di Rende prenda atto della grave situazione politica in cui versa la città e si adoperi immediatamente per trovare una “Terza Via” percorribile, che possa portarci fuori dal pantano politico del presente e del recente passato. A tal proposito, qualche mese fa ho voluto far nascere in Consiglio Comunale il gruppo consiliare la “La Terza Rende”: Un necessario rinnovamento politico che riteniamo possa essere guidato da “Zona Dem”.

    “Voglio ringraziare in modo particolare l’onorevole Mimmo Bevacqua il fondatore del movimento politico “zona dem” – ha concluso Petrassi nel suo intervento-  La sua capacità di riuscire a coinvolgere e stimolare tante persone a impegnarsi in politica costituisce certamente uno dei suoi più grandi pregi. Mimmo è diverso, è un cattolico moderato, un riformista, un grande lavoratore. Uno che la politica la fa anche con il cuore stando con la gente e tra la gente come dimostra la sua storia”.

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