Cosenza, insegnanti assegnati al Nord, protestano: ‘No a trasferimenti’

Stamattina hanno manifestato davanti alla sede dell’ufficio scolastico provinciale

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    COSENZA – Gli insegnanti che sono stati assegnati in città del Nord Italia, e che hanno chiesto invece un’assegnazione provvisoria nella provincia di appartenenza, hanno protestato, questa mattina, davanti alla sede dell’Ufficio scolastico provinciale di Cosenza. Non hanno ancora ricevuto le assegnazioni, nonostante oggi sia iniziata la scuola. La protesta segue ad altre già inscenate nelle scorse settimane. Gli insegnanti annunciano ulteriori forme di protesta e anche richieste di risarcimento. Dal provveditorato si rimarca una cronica carenza di personale, che ritarda ogni attività. “Ad oggi nessuna novità sulle assegnazioni provvisorie. Non siamo qui per dare colpe, ma per manifestare il nostro dissenso rispetto al disservizio creato, a noi e agli alunni”. E’ quanto ha affermato Pietro Falcone, docente titolare assegnato al nord, che attende l’avvicinamento in provincia di Cosenza e che questa mattina ha protestato insieme ad altri venti colleghi davanti la sede dell’Ufficio scolastico provinciale. I docenti promotori della manifestazione lamentano che, pur avendo presentato domanda di assegnazione nella provincia di appartenenza, ad oggi non hanno ricevuto risposte dalle autorità scolastiche. “Questa attesa – ha aggiunto Falcone – ha dei costi, in termini sia economici che umani, soprattutto nei confronti dei ragazzi che oggi sono soli in classe. Ma a farne le spese sono anche le nostre famiglie e i nostri figli. Ci fa rabbia sapere che ci sono circa 500 posti a disposizione in provincia e noi non otteniamo il trasferimento che abbiamo chiesto”

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