Cosenza, tra angeli e…demoni

Camminando per via Marini Serra (meglio conosciuta come “Garrubba”), da una chiave di volta di un piccolo portone ci guarda un grazioso angioletto, annerito dagli scarichi dei veicoli che ogni giorno percorrono in gran quantità quella strada…lui però, pazientemente, continua a sorriderci, forse in attesa che qualcuno, finalmente, si prenda cura di lui! Da una facciata di Piazza Valdesi, invece, quasi invisibile, emerge in rilievo la sagoma grigia di un altro angioletto, o puttino, questo a figura intera, anche lui silenziosamente vigile sul nostro andirivieni frenetico…chissà se e cosa nasconde l’intonaco di quella parete….sarebbe bello poter cercare! Ma ecco che, nella bella e abbandonata via Gaeta, se alziamo gli occhi alla facciata del primo palazzo grande sulla sinistra,tra il portone ed un balcone ci guarda beffardo,dal grande stemma in pietra,questo misterioso personaggio! Cosenza antica è piena di stemmi sui portoni dei palazzi,ma questo è un caso veramente unico…chissà perché sta lì e cosa vuole rappresentare!

Francesca Cardillo