Il giorno in cui l’Italia divenne Repubblica

Il 2 giugno del 1946 gli italiani dissero 'no' alla monarchia (cerca in home page la fotogallery sulla celebrazione in svolgimento ora su corso Mazzini)

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    Una delle date più importanti e significative per l’Italia, uno dei momenti più alti della nostra vita civile. Il 2 giugno del 1946, una domenica di settantuno anni fa, si svolsero le elezioni a suffragio universale. Furono chiamati alle urne tutti gli italiani, uomini e, per la prima volta donne, con almeno 21 anni di età per scegliere, con un referendum istituzionale, tra monarchia e repubblica e per eleggere i 556 membri dell’Assemblea Costituente. Quel giorno ci fu bel tempo su tutta l’Italia. Il paese intero si destò con la sensazione di dover vivere una grande giornata. Come si apprende dal diario del Ministro dell’Interno Giuseppe Romita, per prevenire eventuali iniziative di malintenzionati eccitati dall’alcool, fu disposto che caffè e bar restassero chiusi mentre si svolgevano le operazioni di voto. Le premesse sembravano preoccupanti, la notte tra l’1 ed il 2 fu lanciata, senza gravi conseguenze, una bomba contro la sede della tipografia milanese in cui si stampavano “L’Avanti” e “L’Unità”, ma tutto andò per il meglio. L’affluenza alle urne fu, sin dalle prime ore, serratissima, da Milano a Palermo, da Torino a Bari, da Venezia a Firenze, a Roma, a Napoli, a Cagliari, c’era aria di cambiamento, ovunque la stessa impazienza, ovunque lo stesso entusiasmo, ma ovunque anche la stessa calma. A seguito dei risultati del Referendum Istituzionale, l’Italia diveniva una Repubblica. Infatti la repubblica prevalse con il 54,3% dei consensi contro il 45,7% dei voti per la monarchia. Il 2 giugno, dunque, ricorda e sottolinea la scelta, compiuta dal popolo italiano nel 1946, di darsi una nuova forma istituzionale dopo la tragica vicenda della guerra. Sconfitti il fascismo ed il nazismo, riconquistate la libertà e la dignità nazionale, la scelta della Repubblica rappresentò la volontà di ricostruire la convivenza civile della nazione su nuove basi, sui principi della libertà, della giustizia, della democrazia, dell’uguaglianza dei cittadini, del rispetto dei diritti di tutti i popoli. La data diventò “Festa Nazionale”, dal 1948, quando via dei Fori Imperiali a Roma, ospitò la prima parata militare della Repubblica. Parata ripristinata nel 2001 grazie all’iniziativa del Presidente Azeglio Ciampi, la data del 2 giugno è tornata ad essere il giorno della festa nazionale della Repubblica.

    Francesca Cannataro

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