‘Al Comune spetta monitorare, la cattura è dovere dell’Asp’

COSENZAINFORMA CONTRO IL RANDAGISMO. GIORNO 2. Il delegato del sindaco all’emergenza cani randagi risponde alla lettera aperta di Cosenzainforma.it

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    In città esiste un problema di randagismo. È arrivato il momento di porre fine a quella che sta diventando un fastidio serio per la città di Cosenza e per i suoi abitanti. Cosenzainforma.it sta dimostrando, coi fatti, di dare spazio a tutte le voci senza assumere posizione, come vuole il giornalismo corretto ed in linea con lo stile anglosassone. Ma se il ruolo del giornalismo è quello di essere il cane da guardia del potere, avvertiamo l’obbligo di fare da pungolo verso chi amministra la cosa pubblica quando c’è un problema che riguarda i cittadini, fosse anche un solo cittadino a subirlo. Per questo Cosenzainforma.it ha scritto, ieri, una lettera aperta a Massimo Bozzo, delegato del sindaco Occhiuto per l’emergenza randagismo, e, per conoscenza, al primo cittadino, ma anche a Tiziana Bonofiglio, responsabile dell’unità operativa di igiene urbana veterinaria dell’Asp, ed al comandante dei vigili urbani Giovanni De Rose. La lettera ha scatenato su Facebook un vero e proprio putiferio. Noi di Cosenzainforma amiamo i cani, ma alcuni di essi, abbandonati e affamati, possono diventare pericolosi, così come dimostrano certi accadimenti avvenuti in città. Bozzo non ci sta a passare per il “colpevole” e risponde al nostro giornale che “in più occasioni ed anche nelle interviste da me rilasciate a “Cosenzainforma.it”, ho ampiamente ribadito che la responsabilità dell’Amministrazione comunale è circoscritta al monitoraggio costante del fenomeno del randagismo ed al diritto-dovere di richiedere all’Asp interventi di cattura, ordinari o straordinari, dei cani vaganti. La cattura è, invece, di competenza esclusiva dell’ASP, sempre su indicazioni e sotto la guida di chi dirige l’Unità operativa di Igiene Urbana Veterinaria. C’è da dire, inoltre, che non può un episodio verificatosi qualche giorno fa svuotare completamente di significato quel che è stato fatto nell’ultimo mese, con 6 interventi programmati e concertati tra Comune ed Asp e che hanno condotto alla cattura di 10 cani vaganti. Un risultato non da poco, considerato che il servizio cattura dell’ASP deve garantire il soddisfacimento di richieste provenienti da ben 45 comuni. Senza contare che non è così facile arrivare alle catture, attesa la necessità di rispettare i previsti protocolli volti a garantire anche la salute dell’animale sottoposto a cattura. A questo si aggiunga – continua Bozzo – che molto spesso, poiché i cani randagi si muovono in continuazione alla ricerca di cibo, sono portati a spostarsi in altri territori rendendo complessi gli interventi programmati. Questo non significa ignorare il problema o sottovalutarlo. Significa approcciarlo nella maniera corretta, evitando di addossare responsabilità a chi non le ha. È chiaro – conclude il delegato del sindaco – che sul randagismo l’Amministrazione comunale non arretrerà di un millimetro, ma sarà necessaria la collaborazione di tutti, dai livelli istituzionali a chi si occupa di informare la cittadinanza”.

     

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