Occhiuto: ‘Uno Stato che scarica responsabilità sui sindaci con il rischio di mandare in galera l’ultima ruota del carro’

Sento di esprimere la mia vicinanza al collega Alessandro Tocci, sindaco di Civita, che si trova in una triste e difficilissima situazione

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    La tragedia avvenuta nelle gole del Raganello è un evento immane che ci colpisce in maniera profonda e che si aggiunge ad altri terribili fatti che nel nostro Paese stanno segnando in maniera funesta la stagione estiva. Siamo vicini alle famiglie delle vittime e ai sopravvissuti – scrive Mario Occhiuto in un post sul suo profilo facebook. I primi cittadini intanto, pur essendo sempre in prima linea a rispondere di tutto quello che avviene sul territorio, sono diventati il capro espiatorio di tutte le inadeguatezze del sistema. I sindaci devono attuare il proprio programma che riguarda il futuro del loro territorio fronteggiando pure le innumerevoli emergenze che si presentano di volta in volta; e nello stesso tempo si trovano a che fare con un muro di gomma della burocrazia italiana spesso rigida e inefficiente, con una molteplicità di norme spesso contraddittorie che riguardano competenze confuse tra vari enti. Un compito difficilissimo – continua Occhiuto – aggravato dal blocco del turnover e dalla carenza di fondi di bilancio che scaturisce dai consistenti tagli dei trasferimenti statali che i Comuni italiani hanno subito negli ultimi anni. È veramente vergognoso. Uno Stato che nient’altro sa fare che scaricare responsabilità sui sindaci con il rischio di mandare in galera l’ultima ruota del carro. Fare dei sindaci il capro espiatorio di un fallimento di sistema– conclude il sindaco Mario Occhiuto – è una demagogica scorciatoia che non possiamo avallare, da qualunque governo essa provenga.

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