Il 2019 sarà l’anno del centenario della Questura di Cosenza

A fare il punto della situazione il questore Giovanna Petrocca che anticipa i progetti futuri della polizia di Stato e illustrando quanto finora svolto

Più informazioni su


    COSENZA – “Abbiamo ancora tanto da fare e staremo sempre più vicini ai cittadini” così il questore di Cosenza Giovanna Petrocca nell’augurare un buon 2019 fa il punto della situazione, su ciò che è stato fatto e su ciò che si farà in città. “L’attività e gestione servizi fatta in occasione di Capodanno è stata più che positiva – dichiara. È stato fatto un lavoro immane, siamo riusciti a gestire una folla di quelle dimensioni senza nessuna problematica”. “La macchina organizzativa è riuscita benissimo. È il mio primo Natale e Capodanno qui a Cosenza ma ho già avuto modo di vedere che la Questura funziona, ed anche molto bene, e ha risposto alle esigenze dei cittadini”.

    “Tra le cose da ricordare del 2018 c’è la cattura del latitante Abbruzzese e tante attività realizzate – continua. Da quando mi sono insediata ci siamo concentrati molto su progetti attuati sotto il patrocinio del Ministero dell’Interno e del Dipartimento della Pubblica sicurezza. Progetti promossi anche e, soprattutto, nelle scuole superiori come “Illegalità, no grazie”, o contro la violenza sulle donne con una bellissima manifestazione al teatro Rendano a Cosenza, in occasione del 25 novembre e che verranno portati avanti nel 2019”.

    E proprio sulla violenza sulle donne il questore Petrocca pone l’attenzione.

    “Stiamo già lavorando per realizzare diverse attività per l’8 marzo e porteremo questo argomento sempre di più nelle scuole grazie anche alle tante associazioni presenti sul territorio. Ci saranno anche i 100 anni della Questura di Cosenza. Il 26 febbraio faremo una grande festa in città, con una mostra fotografica al Mam con i vertici della Polizia di Stato che saranno presenti alla manifestazione del teatro Rendano. Ci sarà un poliziotto di 104 anni. Tante anche le sorprese ma preferisco non svelarle”. C’è ancora molto da fare – conclude il questore – ma la promessa è che saremo molto più vicini ai cittadini.

    Mafalda Meduri

    foto di Francesco Greco

    Più informazioni su