Cosenza, Forum del turismo. Occhiuto:“La nostra carta d’identità deve essere la bellezza”

Il sindaco Occhiuto apre la seconda edizione

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    L’obiettivo strategico deve essere la trasformazione della città di Cosenza in una destinazione, orientata a una chiara ottica di mercato. La città deve diventare il prodotto destinazione, attraverso la valorizzazione, l’organizzazione e la tangibilizzazione delle risorse, in modo tale da rispondere alle esigenze del turista. Parte da questo assunto il Piano strategico di prodotto, accoglienza e marketing per la Destinazione Cosenza presentato questa mattina nel Complesso monumentale di San Domenico da Josep Ejarque, destination manager di fama internazionale cui la città di Cosenza ha affidato l’elaborazione dello strumento strategico in grado di disegnare lo sviluppo del suo futuro in ambito turistico. La presentazione del Piano strategico è avvenuta in occasione dell’apertura del 2° Forum del turismo della città di Cosenza, promosso dall’Assessorato al turismo e marketing territoriale guidato da Rosaria Succurro. E’ stata proprio quest’ultima a fare gli onori di casa e ad introdurre i lavori del Forum. Poi l’intervento del sindaco Occhiuto ha calamitato l’attenzione del folto pubblico.

    “Cosenza nel 2011, quando siamo arrivati alla guida della città – ha esordito Occhiuto – non aveva una vocazione turistica che oggi sta, invece, scoprendo. Sono molti i turisti, anche stranieri, che giungono in città da ogni dove. Oggi le persone si spostano più volentieri. Il turismo ha quindi necessità di nuove idee e di nuovi apporti. Ho voluto dare un segno evidente di queste necessità con un assessorato ad hoc affidato alle cure di Rosaria Succurro che molto ha fatto in questi anni. Oggi -ha proseguito il primo cittadino – con i cambiamenti che hanno attraversato l’economia fondata su un’industria edilizia privata fiorente che, però, negli ultimi decenni si è bloccata, perché non era più pensabile consumare ancora il territorio, si è pensato che il turismo potesse essere un nuovo volano di sviluppo. In Calabria non abbiamo solo giacimenti culturali ed archeologici, ma anche storie da raccontare, come la leggenda di Alarico o la storia della Magna Grecia”. Il Sindaco Occhiuto non ha dubbi: “la nostra carta d’identità deve essere la bellezza. Quando nel 2011 siamo arrivati alla guida della città, la prima cosa che abbiamo compreso di dover fare era investire proprio sulla bellezza, valorizzando le risorse non utilizzate e rendendole disponibili ai cittadini. Il fatto che oggi il nostro Castello Svevo sia non solo uno dei luoghi simbolo della storia della città, ma anche un contenitore culturale, rappresenta un bene per la comunità. La nostra visione è stata quella non solo tesa a valorizzare i giacimenti culturali, ambientali o paesaggistici, ma anche le storie immateriali. Grazie alla valorizzazione della storia di Alarico abbiamo conquistato spazio sulla stampa internazionale, dal Times al Telegraph ed anche una tv americana ha dedicato a Cosenza un eccezionale reportage. Avevamo uno strumento gratuito di valorizzazione e lo abbiamo utilizzato. Le storie non si nascondono, si raccontano.

    E la storia che parla di un tesoro è una storia che può creare i presupposti per fare ottimo marketing territoriale. Il ministro dei Beni Culturali si domandava la settimana scorsa cosa facessero i turisti una volta arrivati a Cosenza: qui abbiamo organizzato in sette anni un’eccellente accoglienza per i turisti, accompagnati da guide esperte e specializzate. Da noi i turisti fanno delle esperienze che lasciano il segno partecipando a percorsi assolutamente piacevoli. E’ importante quando il turista va via. Tutti rimangono sorpresi dalla bellezza della città. E questa bellezza è oltremodo importante perché rappresenta la bellezza dell’innovazione. Abbiamo puntato sulla creatività, affermando il modello di Cosenza fabbrica creativa, non solo con il MAB, ma anche con i BoCs art e gli artisti contemporanei. Ma abbiamo puntato – ha detto ancora Occhiuto – anche sull’architettura, con il Ponte di Calatrava e con il Planetario che sarà inaugurato a breve. Ci siamo sostituiti alla Regione con il servizio di trasporto pubblico potenziando le navette “Al volo”, garantendo collegamenti rapidi con la stazione di Paola e l’aeroporto di Lamezia e constatando con soddisfazione l’aumento delle prenotazioni”. Occhiuto ha, inoltre, ricordato che a breve saranno cantierizzate altre dieci opere importanti. “Cosenza deve diventare – ha aggiunto – sempre più città dello stare insieme, città delle persone e non delle macchine.La bellezza è fatta di dettagli, è qualcosa di essenziale vista nel suo complesso.

    Il nostro dev’essere un ambiente identitario che guarda al passato, ma anche al futuro”. E mostrando un collage di bellissime foto che danno il senso del profondo cambiamento che ha attraversato e sta attraversando la città in questi anni, da quando Mario Occhiuto è Sindaco della città, il primo cittadino orgogliosamente si è soffermato a commentare la foto che ritrae la Lente Zeiss del Planetario di Cosenza, la più importante in Italia dal punto di vista della tecnologia e non ha perso occasione per ricordare ancora che il Planetario sarà “un’ottima risorsa per il turismo scolastico non solo per la provincia e la regione, ma anche per tutto il Paese. Siamo per il cambiamento radicale – dice ancora – e mostra le immagini con la Cosenza del futuro, con il fiume navigabile, il Museo di Alarico, lì dove c’era il Jolly, la Piazza delle Scienze, la Piazza Calatrava che collega il ponte al planetario, il Parco del Benessere, due chilometri di giardini tematici, la ciclopolitana (30 chilometri di pista ciclabile). “La vitalità di questa città – ha concluso il Sindaco Occhiuto – è visibile dall’energia dei giovani che vogliono restare a Cosenza che vogliamo diventi la prima città del Sud Italia per innovazione, ma anche per identità”.

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