Ordinanza Santelli, il Tar Calabria dà ragione al Governo

E’ stato bocciato il provvedimento della Regione che aveva deciso la riapertura anticipata di alcune attività

 

Il Tar di Catanzaro ha accolto il ricorso presentato dal Consiglio dei ministri tramite l’avvocatura generale dello Stato contro l’ordinanza del presidente della Regione Calabria Jole Santelli, del 29 aprile scorso, che consentiva il servizio ai tavoli, se all’aperto, per bar, ristoranti ed agriturismo. E’ quanto si evince dal sito del Tar dopo l’udienza collegiale, tenuta in camera di consiglio, svoltasi stamani.

Nel suo ricorso, predisposto dall’avvocatura dello Stato, il governo aveva sostenuto che l’ordinanza regionale contiene alcune previsioni che “anticipano l’efficacia di disposizioni di allentamento delle misure restrittive di contrasto e contenimento del contagio da Covid-19 che il Dpcm del 26 aprile 2020 introduce solo a partire dal 4 maggio 2020”, e inoltre “risulta emanata senza alcuna previa interlocuzione formale con il governo” e dopo “un iter istruttorio lacunoso, privo di alcuna argomentazione scientifica”.

Dal suo canto, la Regione aveva invece parlato di una “inammissibilita’ del ricorso” del governo per difetto di giurisdizione”, ritenendo che la controversia ricada nella competenza della Corte costituzionale, e rimarca la “assoluta legittimita’” del provvedimento adottato dal presidente Santelli, definito “pienamente conforme ai principi di adeguatezza e proporzionalita’, richiamati dal dl 19/2020 che richiedono di modulare le misure limitative di prerogative costituzionali al ‘rischio effettivamente presente su specifiche parti del territorio’”.

E’ una decisione pur rispettabile ma ininfluente: l’ordinanza infatti ha avuto piena esecuzione per 11 giorni e il Governo ha preannunciato per mercoledi’ che disporra’ l’apertura di bar e ristoranti a livello generale. La Regione ha vinto con il mancato accoglimento del decreto cautelare ed ha avuto un importante risultato acquisendo la primazia politico-istituzionale di tutela delle prerogative costituzionali delle regioni”. Lo dichiara l’avv. Oreste Morcavallo, uno dei legali che ha assistito la Regione Calabria