Felice D’Alessandro: “Ponte Cannavino, fare presto e bene”

Il consigliere provinciale delegato ai trasporti sollecita l'Anas a stringere i tempi per la verifica

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    “Era necessario e urgente intervenire, ma ora bisogna evitare a tutti i costi che i tempi si dilatino eccessivamente”. E’ quanto sostiene, in una nota,il consigliere provinciale delegato ai trasporti, Felice D’Alessandro, anche nella sua veste di sindaco di Rovito, riferendosi ai lavori di controllo e manutenzione straordinaria in atto sul Ponte Cannavino di Celico. “

    Le popolazioni della fascia presilana, che per un lungo periodo sono state costrette a sopportare la paura che il ponte crollasse e ad invocare un intervento urgente dell’Anas e che ora sono sottoposte ai disagi per i lavori di controllo e monitoraggio che si stanno effettuando sulla struttura -prosegue D’Alessandro– non sopporterebbero oltre nuovi rinvii e dilazioni dei tempi di intervento su una Strada di Grande comunicazione importante come la SS.107, che attraversa l’altopiano Silano collegando la fascia tirrenica e quella ionica e la città di Cosenza a quella di Crotone”.

    “Dico questo –prosegue il consigliere delegato della Provincia di Cosenza – anche alla luce dell’incontro che si è tenuto nei giorni scorsi presso la Prefettura di Cosenza tra le forze dell’ordine, l’Anas e i sindaci del territorio della presila cosentina nel corso del quale è emerso il dato che riguarda i cavi di precompressione del Viadotto Cannavino che si troverebbero in una posizione più superficiale rispetto al progetto originario di costruzione e alcuni di essi mostrerebbero addirittura uno stato di ossidazione. Una novità che ci preoccupa e che, se confermata, comporterebbe inevitabilmente una dilatazione dei tempi di chiusura del ponte. Possibile mai -ci chiediamo a questo punto- che l’Anas abbia scoperto solo ora queste anomalie? Come mai questo dato non è emerso dai monitoraggi precedenti?” .

    “L’altro aspetto che desta non poche preoccupazioni –prosegue D’Alessandro- è quello economico in una stagione, come quella estiva, in cui la montagna diventa per cittadini e turisti una delle mete privilegiate per godersi le bellezze della natura e per sfuggire al caldo asfissiante delle città. Stando alle prime stime, le ricadute negative che le attività economiche e commerciali dell’intero altopiano silano registrano in questo primo periodo a causa della chiusura del ponte Cannavino sarebbero, infatti, già pesantissime. Ci sono attività commerciali frequentate soprattutto dai cosentini nelle ore serali che registrano una fortissima flessione negli affari. Nessuno è disponibile ad impiegare un’ora per venire a cenare o a mangiare una pizza o un gelato in Sila o in presila. Gravissimi, inoltre, sono i disagi che si stanno verificando quotidianamente nei comuni interessati ai percorsi alternativi e, in particolare, a Trenta, nella frazione di Magli e Casole Bruzio. Gli stessi mezzi di soccorso si muovono con estrema difficoltà fra code ed ingorghi e non riescono a garantire la tempestività degli interventi, con conseguenze che potrebbero rivelarsi drammatiche. A tal proposito ringrazio gli uomini della polizia provinciale che sono impiegati h24 nel controllo della viabilità alternativa e soprattutto per evitare, come è già accaduto nei giorni scorsi, che mezzi di grosse dimensioni si immettano sulle strade a loro vietate, provocando ulteriori disagi e blocchi alla circolazione”.

    “Lungi dal voler mettere fretta all’esecuzione di lavori delicatissimi che riguardano la sicurezza dei cittadini –conclude D’Alessandro- ritengo, però, necessario che l’Anas faccia ogni sforzo per accelerare al massimo i tempi di un intervento che rischia di paralizzare un territorio già fortemente penalizzato in un periodo dell’anno particolarmente interessante dal punto di vista economico e che, soprattutto, si lavori da subito alla messa in sicurezza e all’ammodernamento del vecchio tracciato della SS.107, l’unico che, in casi di emergenza come questi, può rappresentare una seria alternativa all’attuale tracciato”.

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