Referendum. Paolo Palma: “Un successo importante vista la posta in gioco. Era una riforma pasticciata e pericolosa”

LE INTERVISTE DI COSENZAINFORMA.IT L'ex parlamentare componente del coordinamento nazionale del No, commenta l’esito referendario

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    I dati diffusi dal Viminali non lasciano dubbi: 59, 55% a favore del No, 41, 45% per il Sì. Gli italiani hanno bocciato il referendum sulle riforme e il presidente del consiglio ha annunciato le dimissioni. Per quanto riguarda i risultati, nel dettaglio è andato a votare il 69,11% degli aventi diritto. In Calabria ha votato il 54,45%. Catanzaro è la provincia che ha visto la più alta affluenza (56,69%), a seguire Cosenza (55,88%), Crotone (47,82%), Vibo Valentia (54,20%) e Reggio Calabria (53,15%). La Calabria è la regione con l’affluenza più bassa. Naturalmente soddisfatti gli esponenti del Comitato per il No. Cosenzainforma ha raggiunto a Roma nella sede del Comitato nazionale per il No in via dello Scalo di San Lorenzo, Paolo Palma, giornalista, ex parlamentare e, soprattutto, importante componente cosentino del Comitato nazionale per il No. Cosenzainforma lo ha raggiunto a Roma presso la sede del comitato nazionale in via dello Scalo di San Lorenzo.

    Ha votato oltre il 69% degli italiani mentre in Calabria è andato alle urne il 54, 45% dei votanti. Immaginavi una partecipazione così ampia?

    “Mi aspettavo una grande partecipazione data la posta in gioco e la lunga, troppo lunga, campagna referendaria. È certamente un fatto positivo, ma resto della idea che sia stato irresponsabile spaccare il Paese sulla Costituzione. Per fortuna l’Italia ha capito e reagito nel modo giusto”.

    Visto il risultato così ampio con il quale è stato bocciato il referendum, si può dire che gli italiani si siano stufati di una politica fatta di promesse mai mantenute?

    Nella vittoria nitida sono confluiti tanti fattori: l’amore per la Costituzione del ’48, una forte opposizione sociale al governo Renzi, la ripulsa della politica degli annunci ingannevoli. Noi del Coordinamento per la Democrazia Costituzionale abbiamo però combattuto per difendere la Costituzione da una riforma pasticciata e pericolosa, non abbiamo combattuto un governo. Questa è stata la nostra linea.

    Infine, cosa cambierà ora con il successo del No?

    Cambierà il clima. Dobbiamo lavorare tutti per rasserenare il Paese perché la lacerazione c’è stata ed è stata grave. C’è bisogno di coesione nazionale per nuove leggi elettorali. C’è bisogno di riportare normalità democratica nel Paese dopo questa rischiosissima avventura. Ho piena fiducia nella saggezza ed esperienza del presidente Mattarella. Fin qui Paolo Palma. Dal Pd regionale non si è fatto sentire nessuno: telefoni chiusi o che squillavano. Ma dall’altro capo nessuno ha voluto rispondere.

    Astolfo Perrongelli

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