Spataro, dopo critiche Guccione: ‘Il Psc è uno strumento concreto per il bene della città’

“Strana la disamina del consigliere che mostra dati che risalgono ad amministrazioni precedenti”

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    “Un salto indietro di un anno una camminata del gambero il tentativo usando elementi già digeriti in campagna elettorale di inficiare uno strumento quale il Psc finalmente reale concreto e pensato per il bene della nostra città. Appare strana la disamina del Consigliere Guccione che mostra sì dati numerici ma purtroppo risalenti a periodi storici diversi da quelli dell’azione amministrativa del sindaco Mario Occhiuto primo e secondo mandato”.

    Scrive l’assessore Michelangelo Spataro in una nota: “I dati dello svuotamento risalgono ad anni lontani che videro una naturale predisposizione dei cittadini di acquistare casa nei territori limitrofi dove i prezzi del mercato del mattone erano effettivamente più bassi, tutto ciò non ha assolutamente inficiato la crescita della nostra città, che grazie a politiche nuove, ha accresciuto di molto il suo “appeal” per usare un termine tanto caro al Consigliere Guccione. Cosenza si è anzi riappropriata della sua centralità non solo a livello provinciale ma anche regionale e nazionale e con il brand di Alarico anche mondiale, diventando centro nevralgico di attività e cultura; dove si riversano in tanti mossi da vettori culturali ed attrattivi, elementi assolutamente nuovi, che rispetto ad un passato politico di buio quasi medievale hanno creato una vera e propria primavera cosentina”.

    “Quindi  – continua Spataro -per ritornare ai numeri in merito al calo degli abitanti “Imputabili” alle amministrazioni Occhiuto penserei più a quei giovani, costretti a cercare lavoro fuori regione e fuori nazione, ricordando a Guccione “ex assessore al lavoro” della regione Calabria quanto poco o quasi nulla sia stato fatto in merito (vedi Garanzia Giovani), e per non parlare dei concorsi nel settore Sanità che per beghe interne non immettono nel mondo del lavoro circa 600 figure professionali specializzate”.

    “Difendo fermamente questo tanto criticato Psc – rimarca l’assessore –  realizzato dopo 42 anni, escludendo la variante della Rossi che non sto qui a criticare perché sono spinto da nuove visioni di programmazioni che rientrano in una nuova logica di politica ormai Europea di rigenerazione urbana e di riqualificazione dell’esistente. Il piano riguarda questa volta più la città costruita: in quanto la città già esiste e quindi è necessario riqualificarla, renderla più vivibile e competitiva nelle aree e nel territorio sviluppandosi verso nuove strutture che si stanno portando a termine”.

    “In riferimento alla individuazione del sito dell’Ospedale – conclude Michelangelo Spataro – l’attuale Amministrazione resta fermamente convinta di voler mantenere quello già esistente, ampliandolo verso le Colline di Contrada Muoio, così come previsto dal progetto presentato dal Sindaco Occhiuto, per evitare di commettere l’errore di un ulteriore impoverimento della zona a sud della città e di tutto l’indotto che ne deriva; esempio unico al mondo di tale errore, lo spostamento della stazione ferroviaria dal centro della città a Vaglio Lise, inutile cattedrale nel deserto; fermo restando che gli studi di fattibilità avviati dalla Regione Calabria (per l’individuazione del sito) non hanno ancora investito l’Amministrazione Comunale”.

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