I Giovani di AP: ‘Il Laboratorio Civico mente come il sindaco Manna’

"Noi non abbiamo rallentato nulla ma siamo stati quelli che abbiamo approvato pratiche importanti in Consiglio comunale"

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    Riceviamo e pubblichiamo nota dei Giovani di Ap – Rende:

    “Il Laboratorio civico nel suo intervento continua solo a strumentalizzare la realtà dei fatti e a mentire come fa il sindaco. Non trovando scuse plausibile al grave gesto fatto nei confronti personali e professionali dei nostri due assessori Savino e Vilardi, a cui va la nostra piena solidarietà, Manna ed i suoi “seguaci” continuano, infatti, ad offendere i nostri assessori, persone per bene di alta professionalità. Ma si sa che le bugie hanno sempre le gambe corte e fanno venir meno, soprattutto, la credibilità nei cittadini. Alternativa Popolare proprio perché tiene a difendere la propria credibilità, ha pensato solo ed esclusivamente ad un progetto di sviluppo della città e non certo a puerili questioni di principio come ci vengono additate. Il nostro partito ha dato dimostrazione in maniera responsabile, vedendo il sindaco in un momento di sbandamento e confusione, con la proposta fatta a Manna di una Giunta istituzionale, rinunciando ai posti in giunta. Al contrario, di chi oggi vuole darci lezioni di moralità e di correttezza, quando, invece, il vostro obiettivo è stato solo quello di spartirsi poltrone e comporre una giunta familiare e casereccia.

    Il Laboratorio Civico continua ancora a parlare di rallentamento dell’attività amministrativa da parte nostra, ma, evidentemente lo fa per coprire i deficit della loro incapacità politica amministrativa. Noi non abbiamo rallentato proprio nulla ma siamo stati quelli che abbiamo approvato pratiche importanti in Consiglio comunale come il bilancio, il Piano casa, delle opere pubbliche, dei servizi sociali, della protezione civile, della Rende servizi, dei rifiuti, dei Dehors e tante altre iniziative che sono passate proprio grazie al contributo e al voto favorevole del nostro Gruppo consiliare. Noi abbiamo condotto battaglie laddove c’erano politiche poco chiare, come la questione della svendita del Cud o di quella dei locali di piazza Matteotti, battaglia grazie a noi vinta perché siamo riusciti, con tenacia, a inserire nel contratto di opzione vendita la clausola che la dismissione poteva avvenire solo con il valore stabilito da una perizia tecnica, redatta dal Comune, su un valore indicato dallo Omi e non come si voleva fare, demandando al dirigente Infantino e all’ acquirente che il valore venisse stabilito da loro.

    A tal proposito ricordiamo che questi sono beni che appartengono alla comunità e non sono privati e proprio per questo, dopo le nostre battaglie, è stato approvato dal Consiglio comunale il Piano delle alienazioni. Oppure, che rispetto si ha dei cittadini se si promuovono funzionari a dirigenti, senza indire selezioni pubbliche, come impone il Ministero, proprio come si è fatto per Infantino, Minutolo e Azzato, elargendo loro stipendi d’oro di oltre 10 mila euro al mese, quando le casse del Comune piangono perchè in predissesto, pensando di aumentare tale massa debitoria, magari riconoscendo debiti fuori bilancio in dubbio. Se poi, per il Laboratorio Civico, rallentare la macchina amministrativa significa procedere con chiarezza e trasparenza negli atti pubblici, allora Alternativa Popolare di queste battaglie ne farà ancora, proprio perché, nel rispetto della volontà popolare e del corpo elettorale che nel 2014 ci ha dato fiducia, la nostra scelta, sin dall’ inizio della legislatura, è stata improntata alla chiarezza e alla legalità e non abbiamo mai barattato poltrone ma indicato sempre soluzioni verso i problemi, mantenendo una forte autonomia rendese.

    Per quanto concerne, poi, la presenza dei nostri assessori alle riunioni di Giunta, dal 2 maggio 2017, fino a quando il sindaco li ha azzerati, rendendolo pubblico il 20 giugno attraverso la conferenza stampa, l’ing. Savino ha partecipato a 9 Giunte su 11 e il dott. Vilardi a 8 su 11 e non come riportato volontariamente dal Laboratorio Civico. Mentre sono stati assenti a quelle Giunte, in cui l’ordine giorno riguardava pratiche che non convincevano i due assessori, e, per non mettere in difficoltà il sindaco, hanno preferito non partecipare a queste. Per le altre sedute in cui erano presenti, invece, nonostante le pratiche venissero portate in giunta 5 minuti prima senza poterle visionare, le hanno approvate per senso di responsabilità e per non fare bloccare la macchina amministrativa. Questa la chiamate condivisione? Il nostro partito è stato sempre rispettoso delle istituzioni ma principalmente ha pensato sempre e solo al bene della città soprattutto, a non venire mai meno al rispetto della volontà elettorale, dimostrando palesemente il suo non essere attaccata alle poltrone, perché il nostro obiettivo non è riscaldare una sedia ma amministrare la città nella piena legalità, trasparenza e democrazia”.

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