La storia di San Francesco da Paola nelle scuole calabresi

Lo annuncia il consigliere regionale Giuseppe Aieta, delegato dal presidente della Giunta regionale, per le celebrazioni del VI Centenario della nascita del Santo

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    Il consigliere regionale Giuseppe Aieta, delegato dal presidente della Giunta regionale, Mario Oliverio, per le celebrazioni del VI Centenario della nascita di San Francesco da Paola, ha annunciato una nuova iniziativa che riguarda il grande santo calabrese e che, in particolare, coinvolgerà in modo diretto gli studenti della nostra regione. “Con la totale condivisione del presidente della Regione – ha dichiarato il consigliere Aieta, in una nota – del direttore dell’Ufficio scolastico regionale, Diego Bouché, dell’assessore alla Pubblica istruzione, Federica Roccisano, e del correttore provinciale dei Minimi, padre Gregorio Colatorti, si è deciso di individuare una giornata, unica per tutte le scuole calabresi, nella quale studiare la storia del più grande dei calabresi”. Sempre a proposito di questa iniziativa, Giuseppe Aieta ha aggiunto che “La Regione fornirà un dvd per tutte le scuole di ogni ordine e grado, nel quale è descritta la storia dei miracoli del Santo, ma anche il suo messaggio sociale, utile alle giovani generazioni”. Anche questa iniziativa, pertanto, è stata pensata e promossa seguendo quelli che, così come anticipato dallo stesso consigliere regionale Giuseppe Aieta sono gli indirizzi stabiliti nel corso della prima riunione del Comitato preposto al VI Centenario della nascita di San Francesco, a suo tempo presieduta dal presidente Oliverio, vale a dire coinvolgimento delle scuole, sobrietà, spessore culturale, solidarietà, diffusione del messaggio sociale del Santo e della sua storia. “È una storia avvincente quella di Francesco – ha anche sottolineato Aieta – Basti sapere che Francesco, barba e capelli lunghi, un saio nero, un bastone e una vita semplice, fu uno degli uomini più ricercati del suo tempo, per le sue qualità taumaturgiche direbbero i colti; noi, più semplicemente, diciamo per la capacità di operare miracoli, il più famoso dei quali fu quello di attraversare lo Stretto di Messina utilizzando il saio e il bastone per navigare. Fu richiesto, solo per fare qualche nome, da Papa Sisto IV, quello più conosciuto per aver dato il nome alla Cappella Sistina affrescata da Michelangelo su commissione di Papa Giulio II, nipote di Sisto IV. Francesco da Paola fu terribilmente avversato dai nobili del tempo, perché arringava le folle parlando di giustizia sociale, fratellanza, sfruttamento, solidarietà. Tutti temi tremendamente attuali, che con le celebrazioni vogliamo approfondire e diffondere. Ma non riuscirono a fermarlo, perché il suo messaggio era più forte di cento cavalli. Per farla breve: fu un gigante di santità! Bene, questo Santo ha passato buona parte della sua vita in Calabria, a Paola, dove ha fondato il suo Ordine, che ancora oggi alimenta il suo messaggio diffondendolo da quel Santuario dalle mille bellezze che è, appunto, il Santuario di Paola. In Calabria è nato il più grande Santo del XV secolo, venerato in tutto il mondo, umile con gli ultimi e i derelitti, forte con i potenti”. “La missione – ha concluso il consigliere Aieta – è quella di puntare al cuore dei calabresi, così come richiesto dal padre generale Marinelli, perché arrivi forte e chiaro il messaggio del Santo Patrono della Calabria. Abbiamo lavorato per dare forza a un’idea, ma anche per esaltare un esempio, un modello, una bella storia”.

    Clelia Rovale

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