Open day all’Istituto “Silvio Lopiano” di Cetraro

Lo ha comunicato in una nota il dirigente Graziano Di Pasqua

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    L’iniziativa avrà inizio alle ore 15,00 e si concluderà alle 22,00 del prossimo 21 gennaio. “I Licei di Cetraro – ha, pertanto, messo in evidenza il professor Graziano Di Pasqua, in una breve nota, in vista di questo importante appuntamento – aprono le porte a genitori e studenti delle Scuole medie per supportarli in questo momento di scelta, fornendo loro informazioni su obiettivi, finalità, offerta formativa della scuola, contatti con allievi e docenti, visite ai locali e partecipazioni ad attività laboratori ali”. “Per il prossimo anno scolastico – ha, inoltre, sottolineato – saranno attivati i seguenti indirizzi: Liceo Artistico (Sezione Ceramica, Grafica e Metalli), Liceo Classico, Liceo Scientifico, Liceo Sportivo, Istituto Tecnico per il Turismo, Istituto Tecnico Trasporti e Logistica (ex Nautico), Istituto Tecnico Agrario, di Belvedere Marittimo”. E’ importante evidenziare che i Licei di Cetraro sono caratterizzati da una tecnologia moderna al servizio della formazione dei propri allievi. La scuola mette, infatti, a disposizione degli studenti attrezzature informatiche aggiornate, nonché diversi laboratori informatici e laboratori specialistici ben strutturati, connessi in rete e ad Internet. L’istituto “Silvio Lopiano” può disporre, altresì, di un’Aula Magna, dotata di video-proiettore, e tutte le aule sono attrezzate con LIM. Lo stesso Istituto è impegnato alla realizzazione dei progetti Pon A1 – C1 – C5, con stage in Italia e all’estero. Gli stessi Licei di Cetraro, infine, sono da anni impegnati in un meritorio percorso di educazione alla legalità, che costituisce un punto cardine dello statuto della scuola e della sua offerta formativa. Negli ultimi due anni scolastici, infatti, gli studenti dell’Istituto hanno avuto modo di confrontarsi con alcuni testimoni della cultura della legalità, quali Federica Angeli, la giornalista de “La Repubblica” impegnata nella denuncia dei clan di Ostia, l’imprenditore reggino Tiberio Bentivoglio, testimone di giustizia, e il giornalista Michele Albanese, costretto a vivere sotto scorta dal 2014 per aver indagato e raccontato le numerose realtà criminali presenti in quella che è di sicuro una delle zone a più alta densità mafiosa del nostro Paese, vale a dire la Piana di Gioia Tauro.

    Clelia Rovale

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