Volley C femminile. Sedici squadre per sognare la B

Un girone insolitamente affollato mette a confronto tante squadre con sogni e speranze molto variegate

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    Tante formule si sono succedute negli anni, per quanto riguarda la serie C femminile calabrese. Uno schema sembrava ormai consolidato: due gironi all’italiana da otto squadre nella prima fase della stagione, che poi proseguiva con un girone-promozione (le prime quattro di ciascun raggruppamento) ed uno per la retrocessione. Quest’ultimo, onestamente, risultava spesso un po’ noioso, una volta capito chi era condannato alla retrocessione.

    Da quest’anno, però, si è tornati al girone unico, cui seguiranno i play off per le prime quattro classificate. Unico problema: come “strascico” della formula precedente, le squadre aventi diritto erano sedici, non quattordici, come avrebbe voluto la “legge” dei gironi di serie C. A questo punto, che criterio artificioso avremmo dovuto inventarci, per tagliare due incolpevoli società? Meglio, dunque, restare a sedici squadre e poi regolarsi per il futuro. La vincitrice del campionato guadagnerà il passaggio in serie B2, che nel settore femminile ancora esiste.

    Con questo numero di società iscritte, il campionato prevede trenta giornate anziché ventisei, con dei turni infrasettimanali per non allungare troppo la stagione ed arrivare con l’ultima gara, il 28 aprile, all’unisono con il torneo maschile.

    Finita la stagione regolare, potranno partire i play off, in modo da terminare la stagione con la data del 27 maggio 2019.

    Anche nella serie C femminile, la provincia di Cosenza vanta il maggior numero di squadre iscritte, che sono sei: Rossano, Paola, Cosenza, Spezzano Albanese, Castrovillari e San Lucido. Tradizionalmente, questo campionato è stato per anni la vetrina del volley reggino, ricco di storia e di diffusione capillare. Quest’anno, invece, Reggio Calabria viene immediatamente dietro Cosenza, con cinque società: Gioiosa, Costa Viola e Cenide per Villa San Giovanni, Virtus 1962 Pellaro e Polistena. Tre saranno le catanzaresi (Lamezia, Torretta e Stella Azzurra Catanzaro), una sola iscritta, invece, sia per Vibo (Todo Sport Pizzo) che per la provincia crotonese (il Crotone, appunto).

    E veniamo ai pronostici, quanto mai difficili. Il nostro giro d’orizzonte, grazie al parere di molti addetti ai lavori dell’area cosentina, vede un plebiscito unanime per Polistena, Torretta (retrocessa dalla B2) e per l’immancabile Crotone. Delle cosentine, cosa che ci interessa di più, molto credito godono Paola (soprattutto se andrà in porto il tesseramento di una forte “straniera”) e il San Lucido, che ha portato in squadra la forte schiacciatrice Prissila Cavalcanti e il libero Ketty Arlìa (nella foto di apertura), anche se il presidente Ambrosi non fa proclami e sorride con aria navigata: «Noi tra i favoriti? Ma no, il mio San Lucido è una squadretta.»

    Ci aspettiamo qualche sorpresa dalla Kermes di Spezzano, anche se il suo condottiero storico, Mario Pellegrino, non si sbottona più di tanto: «Facciamo parlare il campo, poi vediamo…»

    Rossano e Cosenza avranno modo di misurare le proprie forze e far crescere il gruppo. Ce lo conferma anche Tonino Chirumbolo, direttore tecnico oltre che allenatore della squadra cosentina: «Siamo talmente impegnati ad “accompagnare” in questa categoria il nostro gruppo di giovanissime da non essere costretti a prestare attenzione al nome delle società, tra le cinque-sei oggettivamente più forti, che potranno dominare il campionato.»

    Infine il Castrovillari. Ogni anno, il tecnico Alberto Graziano ci stupisce, tirando fuori dal cilindro qualche talentuosa giocatrice: vedremo quest’anno cosa regalerà al pubblico degli appassionati.

    Sergio Lionetti

     

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