Cosenza Calcio, la campagna acquisti ancora non decolla

Tante le partenze. Sull'uscio anche Baclet. Il diesse Trinchera sfoglia la margherita e studia profili

Più informazioni su


    Partenze e ritardi. Negli arrivi. Dallo scorso 3 gennaio, inizio ufficiale del mercato invernale, il Cosenza ha effettuato solo movimenti in uscita, sfoltendo l’organico, abbassando il monte ingaggi e liberando dalla “prigionia” della panchina e della tribuna, quei calciatori ritenuti non adatti al progetto. Ed è così che, uno dopo l’altro, Anastasio, Bearzotti, Tiritiello, Verna, Varone e Di Piazza, hanno svuotato i propri armadietti, accettando la “corte” di altre squadre. Tutte di C. Prossimo a lasciare Cosenza, è anche Baclet. L’Uomo della Provvidenza, l’eroe dei play off, infatti, dovrebbe essere il nuovo acquisto della Reggina. Il club del patron Gallo, infatti, punta sul francese per “ubriacare” il campionato e regalare tante soddisfazioni al popolo amaranto. Per Allan la Reggina ha messo sul piatto della bilancia un contratto di due anni e mezzo, nonché un contratto a cifre importanti per il giocatore. Dal canto suo, il Cosenza, attraverso il diesse Trinchera, ha cercato e sta cercando di “congelare” l’uomo simbolo dei Lupi, con il prolungamento del suo contratto di un anno. Ma, l’offerta, raccontano i ben informati, non ha convinto il francese. Il Cosenza, allora, ha incziato a guardarsi intorno, selezionando una serie di profili: da Mokulu a Cissè, da Calaiò a Rossi, Da Castaldo a mister X.

    Ma, allo stato, complice anche un budget ristretto e un mercato difficile, fatto di pochi soldi e di vari intrecci, il diesse rossoblù, non è riuscito a sferrare l’attacco decisivo. E, a circa dieci giorni dal gong (la finestra di “riparazione”, chiuderà i battenti alle 20 del 31, ndc) non c’è ancora un’indicazione utile sull’erede del n 16. Anche Perez, strappato nello scorso mese di gennaio ad un’agguerrita concorrenza, è con la valigia in mano. Ma, per lui, le richieste sono poche. Un paio di volte, solo il SudTirol ha bussato alla a Via degli Stadi. Ma, pare che la trattativa si sia arenata, anche per l’ingaggio dell’attaccante ex Ascoli. Che, tanto nello scorso campionato, quanto in quello in corso, ha accumulato più minuti in panchina che in campo. Con la valigia in mano, ci sono anche Saracco e Cerofolini, “bocciati” da Braglia per via di una serie di incertezze che sono costati punti, tanti punti, al Cosenza.

    La partenza di uno o di tutte e due i pipelet è legata all’arrivo di un portiere di esperienza. Ma, anche in questo caso, dopo un primo abboccamento con Puggioni (Benevento) e un sondaggio su Leali (Perugia), l’idea di reperire un altro “guardiano” della porta è stata accantonata. L’esplosione di Perina, riabilitato da Braglia e diventato uno dei punti di forza della squadra, ha cambiato le strategie di mercato. Ma, fino alle 20 del 31, può succedere di tutto. Già, di tutto. Anche Kuspisz, esterno polacco in forza all’Ascoli, sembrava cosa fatta. Il Cosenza e l’Ascoli, proprio domenica pare avrebbero trovato l’ennesimo accordo per il via libera al passaggio. Ma, appena 24 ore dopo, la trattativa s’è raffreddata e radio mercato ha già messo il laterale polacco sulla strada di Livorno. Al Cosenza, lo dice il campionato, lo conferma la classifica, lo certifica la lentezza di manovra, serve anche un centrocampista dai piedi buoni, dall’ottima visione di gioco e dalla facilità di cambiare volto alla squadra. Mungo, fresco del rinnovo contrattuale, Bruccini, Palmiero, Garritano, non stanno rendendo per come il popolo rossoblù e, forse, lo stesso tecnico grossetano sui aspettava. Lento, macchino, prevedibile, il centrocampo silano non ha, finora, trovato un leader a cui affidarsi e di cui fidarsi.

    Anche l’attacco, è finito sotto la lente d’ingrandimento della società e del tecnico. Maniero, arrivato a Cosenzaq con i “gradi” di cecchino e di capocannoniere, sta faticando più del dovuto a trovare una sua dimensione sotto porta. L’attaccante ha numeri, ha esperienza, ha grinta. Forse è solo un blackout mentale, più che fisico. Anche Tutino, vive una fase di involuzione. Sono diverse domeniche, infatti, che lo “scugnizzo” non riesce più a trovare la sua verve, quella sua esplosiva genialità balistica che ne ha fatto la differenza, trasformandolo in talento. Il mercato, insomma, continua. Un sicuro arrivo, dovrebbe essere Hristov. E’ un difensore centrale, di nazionalità bulgara. E’ un classe ‘99 e dovrebbe arrivare, con la formula del prestito con diritto di riscatto, dallo Slavia Sofia. Tra oggi e domani, se ne dovrebbe sapere di più. Intanto, anche Carpi, Padova e Crotone, consorelle pericolanti del campionato cadetto, si stanno rinforzando.

    Carmine Calabrese

    Più informazioni su